Marocchi al Dakar Rally 2021

Questo è il racconto della Dakar 2021 alla quale partecipa Angelo Pedemonte, con il Team RT73 griffato Marocchi.

4^ Tappa

Angelo Pedemonte ora si trova al bivacco di Riyad (l’arrivo della tappa nr. 4 di oggi), sta molto meglio ed ha tempo di riprendersi al meglio fino alla partenza della tappa 6 con partenza da Al Qaisumah e arrivo ad Ha’il, un tracciato cronometrato di 448 km e solamente 170 km di trasferimento. Simone Gilli, il meccanico del team, ha già fatto un ottimo lavoro e la moto è pronta! Inizierà così la sua “Dakar Experience” e dopo la giornata di riposo del 9 gennaio, riprenderà la sua corsa per raggiungere il nord dell’Arabia dove ci sono i più spettacolari paesaggi sauditi, che solo i partecipanti della scorsa edizione come noi del RT73Team hanno avuto la possibilità di ammirare. Da Ha’il a Neom è un susseguirsi di paradisi incontaminati! Nella tappa nr. 6 sono previste dune di tutti i colori e sarà importante conoscere la tattica nell’affrontarle per non attardarsi al tramonto.

La mappa del percorso al momento non è ancora disponibile, nel frattempo un augurio ad Angelo Pedemonte per un ottima ripresa!

3^ Tappa
La terza tappa è iniziata con un anello attorno al Wadi Ad-Dawasir a sud del bivacco. 403 chilometri di speciale cronometrata all’interno della tappa di 629 km presentava fondi diversi e contrastanti, canyon tecnici con dune di sabbia, tratti da percorrere ad alta velocità e tratti molto tecnici da superare con molta attenzione. Tra il 4° waypoint e il 5° Pedemonte ha dovuto chiamare l’assistenza, la gomma anteriore gli era scoppiata catapultandolo a terra, immediati i soccorsi come di regola alla Dakar. Pedemonte non avendo riportato nessuna frattura, potrà continuare la gara, come lui stesso ha espresso in modo determinato.

2^ Tappa da: BISHA – WADI AD-DAWASIR
Trasferimento > 228 km – Speciale > 457 km

Prosegue l’avventura di Angelo Pedemonte alla Dakar 2021, con il Team RT73 griffato FPS Automation. Dopo le difficili pietre di ieri, oggi le prime dune che si alternavano dal giallo al bianco e grandi spazi aperti in un lungo fuoripista, ci si avvicina al grande deserto di sabbia. La speciale è stata più veloce, ma comunque lunga e con un insidiosa sabbia soffice sulle dune.

Sul tracciato proseguiva invece un trio in sequenza che si è accompagnato per quasi tutta la tappa: Angelo Pedemonte (#123), Giovanni Stigliano (#107) e Francesco Catanese (#90) migliorando nelle posizioni. Una buona rimonta quella di Pedemonte che ha saputo gestire al meglio le sue forze guadagnando anche 4 posizioni in classifica generale, ora è 75°.

Domani la carovana si sposterà in un anello di sabbia e dune per tornare a Wadi Ad-Dawasir con un trasferimento di 227 km e una speciale di 403 km. Si avvicineranno al famoso “quartiere vuoto” il grande deserto di sabbia puro e incontaminato, attraverseranno innumerevoli catene di dune con alcuni tratti più tecnici.

Chi è Angelo Pedemonte

Nella vita imprenditore ma appassionato da sempre di sport motoristici, soprattutto i lunghi raid in territori sconosciuti, quelli che impegnano la guida non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto nella navigazione e nella scelta dei tragitti. Il senso di orientamento deve per forza far parte del bagaglio di esperienza e Pedemonte racconta di aver trovato la sua palestra in Marocco e nei numerosi Rally Internazionali nei quali ha corso, acquisendo una notevole esperienza anche nell’utilizzo dei sistemi di navigazione Ertf e Iritrack. Per diversi anni consecutivi corso sulle famose dune del Merzouga Rally portando sempre a termine la gara, a parte un ritiro per infortunio. Ora è per la gara delle gare, per quella Dakar che tutti temono ma che tutti ambiscono.

 

La storia della Dakar

La competizione odierna è figlia della leggendaria Parigi-Dakar che, fin dalla seconda metà degli anni Settanta, rappresenta l’obiettivo e il sogno di tutti i piloti (auto, moto e camion) appassionati di rally nel deserto. Il percorso storico prevedeva la partenza da Parigi e l’arrivo a Dakar, in Senegal. La competizione, durante la quale sono state scritte pagine epiche e anche tragiche degli sport motoristici, fu infine cancellata nel 2008 quando il degradarsi della situazione politica nella zona del Sahara occidentale non garantiva più la sicurezza per i piloti. La competizione (che mantenne il nome di Dakar) fu spostata per qualche edizione in Sud America per poi arrivare, nel 2020, in Arabia Saudita.

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